Georg Friedrich Händel (1685 - 1759): «Ombra mai fu», aria dal I atto dell’opera Serse HWV 40 (1738). Andreas Scholl, controtenore; Akademie für Alte Musik Berlin.
Per comporre il Serse Händel si avvalse non solo del libretto di Nicolò Minato rimaneggiato da Silvio Stampiglia che era servito a Giovanni Bononcini 44 anni prima, ma anche di alcune delle musiche dello stesso Bononcini. L’opera non ebbe molta fortuna e fu cancellata dal cartellone dopo sei sole rappresentazioni. Nel corso dell’Ottocento, però, l’aria che apre il I atto fu riscoperta e, riarrangiata come brano strumentale per organici diversi, divenne una delle composizioni più famose del musicista sassone con il titolo Largo di Händel. Eccone una versione sinfonica (London Symphony Orchestra diretta da George Szell) e una organistica (Alexander Jörk):
la voce di Andreas Scholl la conoscevo già, grazie a te, e mi da sempre i brividi!
Meraviglia!
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la versione per organo, però… Ahhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh!
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😄
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Anch’io preferisco l’organo
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E’ lo strumento più prodigioso che sia mai stato inventato; è anche il mio preferito 🙂
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Claudio riascoltare certi brani …Sublime ! Mi recavo personalmente a Fano ad ascoltare , a Fano, il Duomo in centro ,ogni settimana c’era un giovane che stonava pezzi noti . Il tempo scorreva ma io non lo avvertivo . Ero nella musica finché durava e dimenticavo ” l’orologio “. L’organo ha la sacralità così mi pare . Grazieeee 🌐
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Bei ricordi anche per me: anch’io in gioventù ho stonato pezzi noti (più o meno) sugli organi di chiese di provincia 😏
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Eh, anch’io voto per l’organo…è qualcosa di avvolgente.
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Vero.
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