Friedrich Gulda (1930 - 27 gennaio 2000): Concerto in fa maggiore per violoncello e banda (1980). Alessandra Doninelli, violoncello; membri dell’Orchestra dell’Accademia di musica di Basilea, dir. Alexander Joel.
Cesare Pugni (1802 - 26 gennaio 1870): Quartetto per clarinetto e archi in si bemolle maggiore op. 4. Italian Classical Consort: Luigi Magistrelli, clarinetto; Giacomo Orlandi, violino; Luca Moretti, viola; Elisabetta Soresina, violoncello.
Daniele Zanettovich (26 gennaio 1950): Concerto per flauto e archi detto Il Casanova (2004). Enzo Caroli, flauto; Orchestra Sinfonica Adriatica, dir. Paolo Pessina.
Allegro
Adagietto alla gondoliera – Un poco più mosso, ma molto liberamente (Il canto dell’usignolo) – Tempo I [5:47]
Marco Marazzoli, detto Marco dall’Arpa (c1602 - 26 gennaio 1662): Dal cielo cader vid’io, «canzonetta su la ciaccona». Jakub Józef Orliński – controtenore; L’Arpeggiata, dir. Christina Pluhar.
Dal cielo cader vid’io
due stelle più luminose,
e sul volto al idol mio
di sua mano Amor le pose.
Di due luci allo splendore
arda pur lieto un amante,
e costante
gli offra in dono il proprio core.
Ma non speri in tanto ardore
col seren dáltre faville,
avvampar quelle pipille
che dan lume al mio desio.
Dal cielo cader vid’io
due stelle più luminose,
e sul volto al idol mio
di sua mano Amor le pose.
Sotto l’arco d’un bel ciglio
splenderanno in bravi giri,
due zaffiri
da far caro ogni periglio.
Ma d’Amore è van consiglio
ch’ardan mai di foco pieni,
vaghi rai così sereni
come un guardo ch’io desio.
Dal cielo cader vid’io
due stelle più luminose,
e sul volto al idol mio
di sua mano Amor le pose.
Johann Christoph Friedrich Bach (1732 - 26 gennaio 1795): Concerto per viola, pianoforte/fortepiano e orchestra. Reinhard Goebel, viola e direzione; Robert Hill, fortepiano; Musica Antiqua Köln.
Paul Hofhaimer (25 gennaio 1459 - 1537): Salve Regina. Guy Bovet suona l’organo della Cattedrale di Valère (Sion, Vallese, Svizzera), che è il più antico organo funzionante del mondo: costruito intorno al 1430, vi sopravvivono tre dei registri originari.
Epitaffio di Sicilo. Esegue l’Atrium Musicae de Madrid diretto da Gregório Paniagua.
Molto suggestivo: una delle più antiche composizioni musicali che ci siano pervenute complete, databile fra il II secolo a.C. e il I d.C. È incisa su una stele funeraria rinvenuta nel 1883 a Aydın, presso Tralles, dall’archeologo britannico sir William Mitchell Ramsay. Egli pubblicò il testo, ma non si accorse dei segni musicali che l’accompagnano: furono identificati e trascritti dall’illustre papirologo austriaco Carl Wessely nel 1891. La stele, portata nel Museo di Smirne, è ora conservata nel Museo nazionale danese.
Prima dei versi e della melodia, la stele reca incise queste parole:
Finché vivi, splendi.
Non ti affliggere troppo per nessuna cosa:
la vita dura poco,
il tempo reclama la sua fine.
Bruno Maderna (pseudonimo di Bruno Grossato; 1920 - 1973): Composizione n. 2 per orchestra (1950). hr-Sinfonieorchester Frankfurt, dir. Arturo Tamayo.
Il lavoro di Maderna è costruito sulla melodia dell’Epitaffio di Sicilo.
Witold Lutosławski (25 gennaio 1913 - 1994): Mala suita (Piccola suite) per orchestra (1950-51). Orchestra sinfonica nazionale della Radio polacca a Katowice, dir. Antoni Wit.
Fujarka (Zufolo): Allegretto
Hurra polka: Vivace [2:40]
Piosenka (Canzone): Andante molto sostenuto [4:13]
Elias Parish Alvars (1808 – 25 gennaio 1849): Concerto per arpa e orchestra in mi bemolle maggiore op. 98 (1847). Marielle Nordmann, arpa; Orchestre Philharmonique de Strasbourg, dir. Theodor Guschlbauer.
Vladimir Vladimirovič Ščerbačëv * (24 gennaio 1889 - 1952): Sinfonia n. 5, Русская (Sinfonia russa; 1948, rev. 1950). Orchestra sinfonica accademica di San Pietroburgo, dir. Aleksandr Titov.
Norman Dello Joio (24 gennaio 1913 - 2008): Variations and Capriccio per violino e pianoforte (1948). William Steck, violino; Lambert Orkis, pianoforte.
Vítězslava Kaprálová (24 gennaio 1915 - 1940): Concerto in re minore per pianoforte e orchestra (1935). Alice Rajnohová, pianoforte; Filharmonie «Bohuslava Martinů», dir. Tomáš Hanus.
Due canzoni per ricordare Jeanne Moreau (23 gennaio 1928 – 31 luglio 2017). Una terza si trova qui.
Each man kills the thing he loves, dalla colonna sonora del film Querelle de Brest (Querelle, 1982) di Rainer Werner Fassbinder; musica di Peer Raben, testo di Oscar Wilde (da The Ballad of Reading Gaol, 1897).
Each man kills the thing he loves
By each let this be heard,
Some do it with a bitter look,
Some with a flattering word,
The coward does it with a kiss,
The brave man with a sword!
Some kill their love when they are young,
And some when they are old;
Some strangle with the hands of Lust,
Some with the hands of Gold:
The kindest use a knife, because
The dead so soon grow cold.
Some love too little, some too long,
Some sell, and others buy;
Some do the deed with many tears,
And some without a sigh:
For each man kills the thing he loves,
Yet each man does not die.
India Song, musica di Carlos D’Alessio, testo di Marguerite Duras; dalla colonna sonora del film omonimo, diretto da Duras nel 1975.
Chanson,
Toi qui ne veux rien dire,
Toi qui me parles d’elle
Et toi qui me dis tout.
Ô, toi,
Que nous dansions ensemble,
Toi qui me parlais d’elle,
D’elle qui te chantait,
Toi qui me parlais d’elle,
De son nom oublié,
De son corps, de mon corps,
De cet amour là,
De cet amour mort.
Chanson,
De ma terre lointaine,
Toi qui parleras d’elle,
Maintenant disparue,
Toi qui me parles d’elle,
De son corps effacé,
De ses nuits, de nos nuits,
De ce désir là,
De ce désir mort.
Chanson,
Toi qui ne veux rien dire,
Toi qui me parles d’elle,
Et toi qui me dis tout,
Et toi qui me dis tout.
Václav Pichl (1741 - 23 gennaio 1805): Concerto in re maggiore per violino e orchestra op. 3 n. 1 (1779). Gabriela Demeterová, violino; Orchestra da camera di Praga, dir. Milan Lajčík.
Muzio Clementi (23 gennaio 1752 - 1832): Sonata in do maggiore per pianoforte op. 33 (36) n. 3 (1794). Vladimir Horowitz.
Allegro con spirito
Adagio (non troppo) e cantabile, con espressione [10:15]
Presto [16:15]
Muzio Clementi: Concerto in do maggiore per pianoforte e orchestra (si tratta dell’orchestrazione della Sonata op. 33 n. 3, curata da Johann Baptist Schenk). Pietro Spada, pianoforte; Philharmonia Orchestra, dir. Francesco d’Avalos.
Daphne Oram (1925 - 23 gennaio 2003): Pulse Persephone per Oramics Machine, composto per la mostra Treasures of the Commonwealth allestita nella Royal Academy of Arts di Londra (1965).
Inventato da Daphne Oram, l’Oramics Machine è uno strumento elettronico che elabora immagini disegnate su pellicola cinematografica da 35mm convertendole in suoni.
Daphne Oram mentre prepara alcuni spezzoni di pellicola da 35mm
con disegni che saranno poi convertiti in suoni dall’Oramics Machine
Domenico Porretti (1709 - 23 gennaio 1784): Sonata (Trio) in sol maggiore per violino, violoncello e clavicembalo. Capitol Chamber Artists: Mary Lou Saetta, violino; André Laurent O’Neil, violoncello; Alfred V. Fedak, clavicembalo.
Gabriel Pierné (1863 - 1937): Marche des petits soldats de plomb op. 14 n. 6 (1887), versione per orchestra. BBC Philharmonic Orchestra, dir. Juanjo Mena.
Leon Jessel (22 gennaio 1871 - 4 gennaio 1942): Die Parade der Zinnsoldaten op. 123 (1897), versione per orchestra. Philharmonia Orchestra, dir. sir Charles Groves.